giovedì 25 ottobre 2012

CHIESA DI PANTIGLIATE

 
L’attuale chiesa è collocata nella piazza principale del paese dove è ancora presente la struttura urbana dell’abitato antico.
Il sagrato e l’ingresso sono prospicienti alla piazza mentre l’abside fronteggia il vecchio muro in laterizio che delimitava il lato nord del canale di alimentazione del mulino posto a poche decine di metri dalla chiesa.
A est dell’edificio sono posti gli edifici dell’oratorio parrocchiale e l’antica chiesa del paese risalente all’XI secolo, oggi trasformata in cinema parrocchiale.
L’edificio, in stile neoromanico, è stato costruito dopo alterne vicende fra il 1924 e il 1929.
Nel 1924, su progetto dell’architetto Andrea Firmini, iniziarono i lavori che si interruppero dopo la costruzione della struttura principale formata da pilastri e travi in cemento armato.
Nel 1928, dopo una pausa di cerca due anni, sotto la direzione dell’ing. Renzo Mora furono completati il corpo principale a tre navate e la facciata di ingresso.
La chiesa inaugurata nel 1929 mancava degli attuali corpi laterali adibiti a sacrestia e il deposito costruiti successivamente.
L’intero apparato decorativo che caratterizza oggi l’interno della chiesa è stato realizzato nel 1945 dal pittore milanese Giacomo Coppini.
Il restauro di parte dei dipinti, è stato effettuato nel 1977 dal pittore pantigliatese Giovanni Sirtori.
Da sottolineare che nella parte dell’abside tali intervento ha comportato un rifacimento sostanziale del dipinto.

Le necessità della comunità parrocchiale
Il costante incremento demografico del comune di Pantigliate e delle zone limitrofe ha evidenziato alla comunità parrocchiale l’insufficienza degli spazi presenti nell’attuale edificio durante le funzioni religiose.
In particolar modo la fruizione degli spazi interni risulta difficoltoso per la forzata collocazione delle sedute nelle navate laterali, destinate originariamente alla deambulazione dei fedeli.
La capienza attuale della chiesa è di circa 250 posti a sedere, mentre la richiesta è di 400 posti a sedere, con un corretto rapporto visivo fra assemblea e zona presbiteriale oggi in parte precluso.
Dopo una serie di considerazioni fra cui l’ipotesi di costruire ex novo un edificio in altra zona, si è preferito approfondire la soluzione di ampliamento dell’attuale edificio in quanto questo consente di mantenere la funzione religiosa all’interno di un luogo sedimentato nel tempo e collocato in posizione centrale nella vita del paese.

Il progetto
L’osservazione delle caratteristiche del luogo, la valutazione delle richieste espresse dalla comunità parrocchiale e dall’amministrazione comunale, hanno portato alla formulazione del progetto di ampliamento con l’obbiettivo di :

- salvaguardare le principali caratteristiche dell’edificio esistente, quali l’impianto basilicale a tre navate e il ciclo di dipinti presenti all’interno;
- valorizzare l’interno attraverso una più consona distribuzione degli spazi, in modo da permettere uno svolgimento corretto della liturgia con circa 400 posti a sedere;
- contribuire ad una ridefinizione degli spazi pubblici esterni oggi scarsamente relazionati sottolineando la vocazione urbana dell’edificio chiesa.
- mantenere una continuità visiva fra i nuovi volumi e quelli esistenti

Con questi obbiettivi si è stabilito di ampliare l’edificio oltre la zona absidale, con la demolizione dei due corpi bassi laterali e dell’abside stesso.
Con la demolizione dei due volumi laterali, la cui costruzione è comunque posteriore al corpo principale della chiesa, sarà possibile definire, in continuità con i volumi e i percorsi
interni esistenti, un nuovo recinto murario in cui collocare, lateralmente al presbiterio, due zone per l’assemblea dei fedeli, che in tal modo si svilupperà secondo uno schema a croce latina con il presbiterio al centro.
Con questo schema planimetrico le navate dell’attuale chiesa riprendono la loro originaria funzione: i fedeli seduti nella parte centrale alta e il percorso di distribuzione nelle due navate laterali più basse.
Il nuovo transetto, al quale si accede attraverso i due percorsi laterali, si completa con uno spazio absidale “aperto” caratterizzato da un piccolo giardino al cui fianco si collocano sacrestia e deposito.
Lo spazio interno del transetto si caratterizza per il volume a tutta altezza illuminato sui tre lati da grandi pareti traslucide che garantiscono un’illuminazione diffusa. La zona presbiteriale è invece illuminata zenitalmente da un lucernario posto sopra la copertura. Particolare attenzione si è prestata allo studio dei volumi esterni in rapporto all’edificio esistente e ai percorsi di avvicinamento alla chiesa.

Pur con una semplificazione del linguaggio architettonico i nuovi volumi ripropongono all’esterno lo schema della croce latina attraverso tre portali che contengono le grandi pareti traslucide; questi tre grandi elementi appoggiano sopra un muro che definisce perimetralmente l’ampliamento recintando anche i fianchi dell’edificio esistente. A questo muro in mattoni alto m. 3.60 è affidata la qualità del rapporto percettivo con i percorsi che delimitano la chiesa. I nuovi volumi posti sopra la quota del basamento perimetrale saranno realizzati in muratura intonacata in continuità materica e cromatica con le murature esistenti.
Dal punto di vista urbano il progetto di ampliamento consentirà di rendere più agevole il rapporto fra la piazza principale, peraltro oggetto di un progetto di riqualificazione, con le aree circostanti oggi difficilmente accessibili.
Liberando il fronte est dalle recinzioni esistenti è possibile prevedere un percorso pedonale tangente ai volumi della chiesa, questo percorso attraversando il vecchio muro del mulino condurrà agli spazi pubblici a verde attrezzato oggi in costruzione.

 




Progetto di ampliamento della chiesa di Pantigliate (MI).

Plastico di presentazione.

Scala
1:200

Materiali
Carton-legno, plexiglass, cartoncino.

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